mercoledì 3 giugno 2015

Sognare a occhi aperti su una vita immaginaria...

Opera di John Singer Sargent, Palazzo Labia, Venice, 1913.

A Jack non andava più a genio l'inaccessibilità di Will rispetto alla costanza della presenza di Peter. Preferiva fare sogni a occhi aperti su una vita immaginaria con Will che vivere la relazione con Peter. Gli piaceva provare a figurarsi come sarebbe stato toccare il corpo di Will e come avrebbe reagito ai suoi stimoli, piuttosto che conoscere a memoria il funzionamento di quello di Peter. Il sesso reale era  troppo carnale, troppo medico, come se il sesso lo costringesse a immergersi nelle pulsazioni e nel sudore, tra i nervi, le valvole e le secrezioni, mentre le fantasie sessuali restavano pure astrazioni, erano spirituali, immateriali. (dal libro "Jack Holmes e il suo amico" di Edmund White")

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