domenica 29 marzo 2015
Quando qualcuno ti fa un torto...
Quando qualcuno ti fa un torto, pensa subito quale era la concezione del bene e del male che egli aveva nel momento in cui ti faceva torto. Se farai così, proverai compassione di quell'uomo, e non ti sentirai più nè sorpreso nè adirato. Di fatto o hai anche tu la stessa concezione del bene o una simile, e allora non potrai che perdonarlo; oppure non hai la sua stessa concezione del male e del bene, e allora ti riuscirà facile essere indulgente nei confronti di uno che la pensa in modo così sbagliato. (Marco Aurelio Antonino, imoeratore di Roma, 121-180 d.C.)
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mercoledì 25 marzo 2015
Avere una mente sana in un corpo sano.
Opera del pittore russo Victor Nizovtsev.
Se proprio vuoi chiedere qualcosa agli dei, chiedi di avere una mente sana in un corpo sano. Chiedi un animo forte, che non conosca la paura della morte, che consideri una vita lunga l'ultimo dei doni della natura, che sappia sopportare qualunque fatica, che non conosca l'ira, che non desideri nulla e che ritenga le dure fatiche di Ercole e le sue sventure preferibili agli amori venali, ai banchetti e all'ozio. (Marco Aurelio Antonino, imperatore romano, 121-180 d.C.)
Se proprio vuoi chiedere qualcosa agli dei, chiedi di avere una mente sana in un corpo sano. Chiedi un animo forte, che non conosca la paura della morte, che consideri una vita lunga l'ultimo dei doni della natura, che sappia sopportare qualunque fatica, che non conosca l'ira, che non desideri nulla e che ritenga le dure fatiche di Ercole e le sue sventure preferibili agli amori venali, ai banchetti e all'ozio. (Marco Aurelio Antonino, imperatore romano, 121-180 d.C.)
domenica 22 marzo 2015
Sono ore senza sonno, ma non ore insonni...
Foto di David Hamilton.
Che tempi maledetti sono i periodi di malattia nell'infanzia e nell'adolescenza! Il mondo esterno, il mondo del tempo libero in cortile, o in giardino, oppure per strada, penetra nella stanza del malato solo mediante rumori ovattati. Dentro prolifera il mondo delle storie coi loro eroi, di cui il malato legge. La febbre che indebolisce la percezione e acuisce la fantasia, trasforma la stanza del malato in uno spazio nuovo, famigliare ed estraneo al contempo; dei mostri emergono con le loro smorfie dai disegni delle tendine e della tappezzeria, e le sedie, il tavolo, gli scaffali e l'armadio si ergono come montagne, palazzi o navi, tanto vicini da poterli toccare, eppure così lontani. I rintocchi dell'orologio del campanile, il rombo di una macchina che passa e le luci riflesse dei fari, che perlustrano le pareti e il soffitto della stanza, accompagnano il malato attraverso le lunghe ore della notte. Sono ore senza sonno, ma non ore insonni; non ore di carenza ma di pienezza. Desideri, ricordi, paure e voglie combinano dei labirinti in cui il malato si perde, si ritrova e si riperde. Sono ore in cui tutto è possibile, sia nel bene che nel male. (dal Libro "A Voce Alta" di Bernhard Schlink)
Che tempi maledetti sono i periodi di malattia nell'infanzia e nell'adolescenza! Il mondo esterno, il mondo del tempo libero in cortile, o in giardino, oppure per strada, penetra nella stanza del malato solo mediante rumori ovattati. Dentro prolifera il mondo delle storie coi loro eroi, di cui il malato legge. La febbre che indebolisce la percezione e acuisce la fantasia, trasforma la stanza del malato in uno spazio nuovo, famigliare ed estraneo al contempo; dei mostri emergono con le loro smorfie dai disegni delle tendine e della tappezzeria, e le sedie, il tavolo, gli scaffali e l'armadio si ergono come montagne, palazzi o navi, tanto vicini da poterli toccare, eppure così lontani. I rintocchi dell'orologio del campanile, il rombo di una macchina che passa e le luci riflesse dei fari, che perlustrano le pareti e il soffitto della stanza, accompagnano il malato attraverso le lunghe ore della notte. Sono ore senza sonno, ma non ore insonni; non ore di carenza ma di pienezza. Desideri, ricordi, paure e voglie combinano dei labirinti in cui il malato si perde, si ritrova e si riperde. Sono ore in cui tutto è possibile, sia nel bene che nel male. (dal Libro "A Voce Alta" di Bernhard Schlink)
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venerdì 20 marzo 2015
Mi piaceva il suo corpo bagnato...
I giorni seguenti lei aveva il primo turno. Tornava a casa a mezzogiorno, e io marinavo regolarmente l'ultima ora per poterla aspettare sul pianerottolo davanti alla sua porta. Facevamo la doccia e poi l'amore, e poco prima dell'una e mezza mi rivestivo in fretta e furia e sparivo. A casa mia si pranzava all'una e mezza. La domenica, invece, si andava a tavola a mezzogiorno, ma di domenica anche il suo primo turno cominciava e finiva dopo. Io avrei fatto volentieri a meno della doccia. Ma lei era di una pulizia estrema. Faceva la doccia ogni mattina, e a me piaceva l'odore di profumo, di sudore fresco e di tram che lei riportava dal lavoro. Mi piaceva anche il suo corpo bagnato, insaponato; mi lasciavo volentieri insaponare da lei e la insaponavo volentieri, e lei mi insegnò a farlo senza vergogna, con grande accuratezza e una sicurezza naturale nel prendere possesso dell'altro. Anche quando facevamo l'amore lei prendeva possesso di me in modo naturale. (dal libro "A Voce Alta" di Bernhard Schlink)
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sabato 14 marzo 2015
Mi piace l'assoluta semplicità...
Chris Mears
Mi piace l'assoluta semplicità, ecco cosa mi piace. Quando sei in scalata la tua mente è sgombra, libera da qualsiasi confusione: sei concentrato e, ad un tratto, la luce diventa più nitida, i suoni sono più ricchi e tu sei invaso dalla profonda, potente presenza della vita. (Jamyang Jamtsho Wangchuk, dal film "Sette anni in Tibet")
Mi piace l'assoluta semplicità, ecco cosa mi piace. Quando sei in scalata la tua mente è sgombra, libera da qualsiasi confusione: sei concentrato e, ad un tratto, la luce diventa più nitida, i suoni sono più ricchi e tu sei invaso dalla profonda, potente presenza della vita. (Jamyang Jamtsho Wangchuk, dal film "Sette anni in Tibet")
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martedì 10 marzo 2015
L'egoismo si prefigge sempre qualche utile...
Quella che gli uomini hanno chiamato "amicizia" non è altro che un'alleanza, una reciproca cura d'interessi e uno scambio di servigi: insomma, una relazione in cui l'egoismo si prefigge sempre qualche utile. (Francois de La Rochefoucauld, scrittore francese, 1613-1680)
domenica 1 marzo 2015
Questo mondo c'è e ...
Raphael by Carlos Quevedo.
"Questo mondo non è stato fatto da nessuno degli dei nè da nessuno degli uomini, ma c'è sempre stato, c'è e sempre ci sarà, fuoco sempiterno che si accende con misura e con misura si spegne". (Eraclito, il filosofo del divenire - "Pànta Rhei" - "Tutto scorre")
"Questo mondo non è stato fatto da nessuno degli dei nè da nessuno degli uomini, ma c'è sempre stato, c'è e sempre ci sarà, fuoco sempiterno che si accende con misura e con misura si spegne". (Eraclito, il filosofo del divenire - "Pànta Rhei" - "Tutto scorre")
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