"Nel lungo spazio di pochi secondi cercai disperatamente di assumere un atteggiamento, di formulare una parola, un cenno, qualsiasi cosa… Non mi riuscì… e allora mi resi conto quasi con violenza del potere che esercita su di noi, se stimolata, la coscienza della colpevolezza. Se fossi stato innocente, avrei detto qualcosa, qualcosa sarebbe successo. A ogni frazione di secondo del mio silenzio la mia colpevolezza riempiva lo spazio. A ogni frazione della mia colpevolezza del mio silenzio aumentava la mia incapacità di parlare, di agire, di difendermi. La mia sconfitta era totale. Dovevano essere passati solo pochi secondi e me ne rendevo perfettamente conto". (Una cena molto originale - FERNANDO PESSOA)
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