Mosca, anni Ottanta. Guy Bennett (Rupert Everett), ex spia inglese al servizio del KGB, in un'intervista concessa ad una giornalista americana, ricorda gli anni della sua giovinezza in un esclusivo college nell'Inghilterra degli anni Trenta. La storia si sposta là, dove vige una severa gerarchizzazione e dove il sogno massimo di ogni studente è di diventare un "dio", che garantisce un'assoluta superiorità sugli altri. Inoltre nel college sono diffusissimi i rapporti sessuali fra gli allievi, mascherati però al massimo ed ufficialmente condannati, tanto da far impiccare un ragazzo scoperto da un professore con un altro studente. Lo stesso Guy si innamora teneramente, corrisposto, di uno studente più giovane, James Harcourt (Cary Elwes). Il suo migliore amico è Tommy Judd (Colin Firth), infervorato di marxismo. Guy vive la vita del college con anticonformismo, senza preoccuparsi, a differenza degli altri, delle rigidissime convenzioni ma i suoi atteggiamenti trasgressivi gli inimicano le simpatie di tutti. Una prima volta placa il desiderio di rivalsa dei compagni e riesce a farla franca, minacciando di rivelare pubblicamente i suoi passati partner, ma non può fare niente quando un suo biglietto per James è intercettato: dovrà subire una dura punizione corporale, rinunciando alla prospettiva di diventare un "dio". Proprio da questa delusione nascerà l'odio di Guy per la cultura inglese ed il suo tradimento politico, mentre Tommy si immolerà ai suoi ideali nella guerra civile spagnola.
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